SONIC WAVES / FESTIVAL 5 GIORNATE 2018
SABATO 17 MARZO 2018 ore 17 - Spazio Schiaparelli / Via Settembrini 4 MILANO
EVENTO ANTEPRIMA
A cura di Eraldo Bocca e Dante Tanzi
Musiche di
Marc Favre, Martina Claussen, Giorgio Bianchi, Daniel Judkovski, Ricardo Mandolini, Marcela Pavia, Andreas Weixler, Dante Tanzi, Adam Stanović, Helen He, Mattia Nuovo, Philippe Léguerinel, Davide Salvan, Gabriele Balzano, Gráinne Mulvey, Cesare Saldicco, Se-Lien Chuang, James Andean, Alexandre Yterce, Marc Tremblay, Daniel Perez Hajdu, Denis Dufour
INTERPRETI ALL' ACUSMONIUM
Gabriele
Balzano, Mattia Nuovo, Dante Tanzi
Eraldo Bocca
MEDIA PARTNER SPAZIO CONCEPT
P A R T E I
17:30 - 18:25
Alexandre Yterce "Intensités" [1999] 5:30
Davide Salvan "Origini" [2017] 8:00
Martina Claussen "Flashback" [2016] 6:49
Giorgio Bianchi "Harsh Sounds" [2015] 4:48
Prima esecuzione
Daniel Judkovski "Los tiempos de l'abismo" [2013] 12:56
Adam Stanović "Ctrl C" [2016] 10:58
Interprete all'acusmonium: Dante Tanzi
P A R T E II
18:40 - 19:35
Marc Tremblay "L'argent ... toujours l'argent!" [1990] 11:18
Dante Tanzi "Sans Moteur" [2009] 5:56
Gabriele Balzano "Wie Ich !" [2018] 6:56
Prima esecuzione
Daniel Perez Hajdu "Abstraire" [2014] 10:53
Cesare Saldicco "Still Life" [2012] 9:00
Ricardo Mandolini "El àngel del tiempo" [2012] 11:50
Interprete all'acusmonium: Mattia Nuovo
P A R T E III
19:50 - 20:45
Helen He "Pulse" [2016 ] 9:26
Se-Lien Chuang "VCC_variation_4.6" [2015] 6:08
Gráinne Mulvey "Proclamation" [2016] 10:53
Marcela Pavia "Risonanze" [2014] 3:58
Philippe Léguerinel "Mais Du Sang De Méduse Naît Pegase" [2015] 11:30
Mattia Nuovo "Supersonic" [2018] 13:00 - Live
Prima esecuzione
Interprete all'acusmonium: Gabriele Balzano
P A R T E IV
20:45 - 22:00
Marc Favre "L'illusion acoustique / 8°grimoire" [2008 - 2013] 38:00
L'œuvre au noir (Sphères en movement) 7:06
L'œuvre au vert (Vibrations de la mer de lait) 13:18
L'œuvre au rouge 5:05
L'œuvre au blanc 12:26
Andreas Weixler "für Pi" [2005] 6:03
James Andean "Psygeío" [2013] 9:59
Denis Dufour "Rivage de la soif" [2011] 10:19
Interprete all'acusmonium: Dante Tanzi
Evento facebook: https://www.facebook.com/events/172899380014148/
NOTE DI PROGRAMMA
Nel marzo del 2011 l'acusmonium dell'associazione francese Motus giunse a Milano per la realizzazione di due concerti di musica acusmatica nell'ambito del Festival 5 Giornate. I 40 altoparlanti dell'acusmonium vennero disposti in uno spazio dell'ex Ansaldo e i due concerti furono preceduti da un workshop sull'interpretazione spazializzata, condotto da Jonathan Prager [1]. Oltre a rappresentare un evento insolito, la presenza dell'équipe di Motus a Milano fu decisiva nel dare impulso alla costruzione dell'acusmonium mobile AUDIOR, realizzato da Eraldo Bocca e inaugurato il 1 settembre 2012.
L'acusmonium AUDIOR ha fino ad ora consentito la realizzazione di una quarantina di concerti con l'esecuzione di opere di un centinaio di compositori di tutto il mondo, decine di prime esecuzioni, cinque concerti monografici (dedicati a Bernard Parmegiani, Trevor Wishart, Brunhild e Luc Ferrari, Erik Mikael Karlsson, Jean Claude Risset), quattro sessioni di danza e musica acusmatica, un incontro di studio dedicato ad Angelo Paccagnini, le rassegne tematiche 'Chitarra e altre corde', 'Vox Humana', 'Fuoco Aria Terra Acqua - La Musica degli Elementi', Tsunami e Licheni'. Infine ricordiamo la partecipazione di AUDIOR a due festival: il Festival 5 Giornate a Milano (edizioni 2014 e 2017) e il Festival Contemporanea Acusmatica a Udine (edizione 2017).
L'attività concertistica di AUDIOR è stata fin dall'inizio accompagnata da una attività didattica che si è manifestata dapprima nella forma di stages presso la scuola di musica Dedalo di Novara e poi come laboratori e masterclass nei conservatori di Torino, Milano e Como, nell'ambito dei corsi di Esecuzione ed Interpretazione della Musica Elettroacustica. Dopo aver preso conoscenza delle funzionalità dell'acusmonium e approfondito le tecniche dell'interpretazione spazializzata, i partecipanti sono chiamati ad interpretare un brano in un concerto pubblico. Il concerto è preparato da un lavoro di analisi che tiene conto degli aspetti formali e delle caratteristiche salienti della composizione in termini di dinamica, timbrica e spazialità stereofonica.
L'interpretazione spazializzata consiste infatti nell'adattamento dello 'spazio interno' di un'opera, già composto, allo spazio in cui si tiene il concerto. Essa ha tuttavia un significato che va oltre la semplice estensione spaziale ottenuta con la proiezione del suono: non solo l'interprete all'acusmonium si occupa di pianificare e controllare dal vivo le emergenze e i movimenti del suono nello spazio, ma interviene sulle sfumature e sui contrasti, controllando le intensità, la densità sonora, i colori e i filtraggi.
PARTE I
Interprete all'acusmonium: Dante Tanzi
Alexandre Yterce "Intensités" [1999] 5:30
Da questa composizione emerge, sempre più insistente, un ritmo sensuale, agitato, una sorta di rivolta contro l'angoscia; una ribellione che sprigiona vibrazioni, armoniche e pulsazioni, contrazioni e grida inarticolate che provengono dalla materia grezza del corpo: si sprigionano dalla profondità del sangue, come dalle viscere di animali feriti. L'agitazione della carne ha finito per spingere fuori le grida; esse fanno la loro comparsa in una dimensione convulsa, fino a trasfigurare la notte nel giorno, per poi apprendere - ancora una volta - la chiarezza e la nudità.
Alexandre Yterce è regista teatrale e compositore. Autore di opere per voci e gruppi strumentali, dal 1988 ha iniziato a comporre opere acusmatiche presso lo Studio QAccèsDigital di Rouen. Nel 1999 ha fondato la Rivista-Disco Licences (Musiche, Arti, Letterature). Nel novembre del 2000 ha dato vita, a Parigi, al Festival di Poesia Sonora, Poesia Performance, Musica Elettronica e Concreta/Acusmatica Licences/BrûluresdesLangues, di cui è tuttora direttore artistico. Dal gennaio del 2003 ha iniziato la pubblicazione a cadenza annuale di Sonopsys - Quaderno di musica concreta e acusmatica (bilingue), che ospita interviste con compositori concreti e acusmatici. Il numero 1 è stato dedicato a Francis Dhomont, il numero 2/3 a Jacques Lejeune e il numero 4 a Luc Ferrari. A Parigi, ove vive, Yterce ha proposto le Dramaphonies, azioni sceniche in cui i testi si accompagnano a creazioni vocali, strumentali e composizioni di musica elettroacustica. Nel 2004 il Teatro Alkestis di Cagliari ha presentato la Dramaphonie I "Le Supplicié", in co-produzione col Theatre du Nesle di Parigi con la regia di Alexandre Yterce. La rappresentazione si è svolta nell'ambito della seconda edizione del Festival 'Hommage a AntoninArtaud' con la direzione artistica di Massimo Michittu. Le azioni sceniche sono state elaborate partendo dalle due stesure del poema LeThéâtre de la Cruauté (Il Teatro della Crudeltà) e da frammenti inediti del Quaderno scritto dal 2 al 6 febbraio 1948 da Antonin Artaud. Alexandre Yterce è autore delle musiche per 'Un instant entre deux instants' (Un istante tra due istanti), presentato in prima assoluta al Ravenna Festival il 24 giugno 2015. Lo spettacolo-performance mixed-media, diretto e interpretato dalla coreografa e danzatrice Ghislaine Avan, si riferisce a quel "mondo intermedio" che, nella Divina Commedia, si trova tra Inferno e Paradiso, ovvero il Purgatorio, che Dante è tra i primi a raffigurare, lasciandosi alle spalle la visione binaria del mondo suddivisa tra bene e male.
Davide Salvan "Origini" [2017] 8:00 - versione stereo
In "Origini" l'autore esplora l'ampio territorio del suono percussivo, rendendolo ancora più sconfinato grazie all'apporto dell'elettronica. Il brano si sviluppa quasi interamente sulla raccolta e sull'analisi di suoni di percussioni provenienti da vari contesti musicali: tecniche convenzionali e non della tradizione occidentale, percussioni indiane, effetti sonori cinematografici. La fusione tra l'elemento materico, rappresentato dalle percussioni, e l'elemento più astratto, ottenuto attraverso l'elaborazione elettronica, conduce alla creazione di masse sonore, costellate da micro e macro aggregati. Rese irriconoscibili dall'elaborazione elettronica, la maggior parte delle percussioni utilizzate prende nuova vita, a volte senza distaccarsi troppo dalla sua natura, altre volte rendendosi radicalmente irriconoscibile. La ricerca sonora e la successiva manipolazione dei suoni generano atmosfere profonde, arcaiche e magmatiche che richiamano il tema delle origini e degli elementi primordiali.
Davide Salvan nasce a Garbagnate Milanese nel 1991. Musicista autodidatta, compositore e tecnico del suono, attualmente sta completando il corso accademico di I° livello in musica elettronica al Conservatorio G. Verdi di Como sotto la guida dei Maestri Walter Prati e Andrea Vigani. Nel 2016 partecipa come interprete alla Masterclass "AUDIOR - Un'orchestra di altoparlanti" a cura di Eraldo Bocca e Dante Tanzi. Sempre nel ruolo di interprete all'acusmonium, partecipa alla presentazione del disco "Vox Humana" il 18 Giugno 2016 nell'ex chiesa di San Cristoforo in Lodi. Nello stesso anno presenta "Memories", la sua prima composizione per sistema ottofonico nel contesto del festival Elettrosensi istituito dallo stesso Conservatorio. Il suo brano "Il rumore è nella mente" viene eseguito in prima esecuzione assoluta con l'acusmonium AUDIOR nella "Maratona Elettronica", nel contesto del Festival 5 giornate di Milano del 18 Marzo 2017. Collabora occasionalmente con Elettrosensi Laptop Orchestra con cui si è esibito al festival "Musica e Suoni" di Sarzana nella performance "Scambi Lineari" il 7 Maggio 2017. Il 21 Ottobre 2017 partecipa al Festival "Contemporanea Acusmatica 2017" nel Teatro San Giorgio di Udine, interpretando su sistema ottofonico il brano "Wires" del compositore Mauro Graziani.
Martina Claussen "Flashback" [2016] 6:49
La composizione "Flashback" si confronta con prospettive temporali e spaziali differenziate. Emergono ricordi che non riflettono l'intera verità del passato. Le sorgenti sonore della voce, degli oggetti e del sintetizzatore analogico, con una esclusione quasi totale di effetti di manipolazione, rendono enfatico il tentativo di avvicinarsi al passato. Forse il ricordo è più poetico di quanto non sia stato il passato.
Martina Claussen è una mezzo soprano, artista vocale, compositrice e performer. Il punto focale del suo lavoro risiede nell'interazione con la propria voce, vista come principale risorsa sonora nei suoi lavori elettroacustici e nel live electronics. Ha studiato canto, pedagogia della voce, computer music e media elettronici all'Università di Musica e Arti Performative di Vienna. Ha partecipato a tournée di concerti in Europa, in Asia e negli Stati Uniti. Prime esecuzioni di opere di Dieter Schnebel, Franz Koglmann e Wolfram Wagner. Le sue composizioni sono state diffuse da varie stazioni radio in Europa, ed eseguite nell'ambito di festival internazionali: Futura 2015 e 2017 (Crest, Francia); BIMESP XI Bienal International de Musica Electroacustica 2016 (Sao Paulo); New York City Electroacoustic Music Festival 2016 e 2017; Ars Electronica 2017. Dal 2009 è docente di canto presso l'Università di Musica e Spettacolo, Vienna.
Giorgio Bianchi "Harsh Sounds [20175 4:48 - Prima esecuzione
Il pezzo è il risultato di un esperimento con nuovi strumenti per l'elaborazione del suono e la composizione algoritmica sviluppata dall'autore. "Harsh Sounds" deriva anche dal desiderio di andare oltre la caratteristica eufonia delle mie precedenti composizioni. Qui il suono è molto presente fino ad arrivare quasi al fastidio. Le sequenze create con sintesi additiva eseguite da un algoritmo generativo contrastano con i suoni di natura concreta elaborati e posizionati in modo intuitivo come in un "action painting sonoro". La composizione fa parte dell'album Microcosms pubblicato nel 2018 dall'etichetta obs.
Giorgio Bianchi ha studiato composizione musicale elettroacustica con Giovanni Cospito al conservatorio di musica "Giuseppe Verdi" di Milano. Ha partecipato attivamente alle Masterclass di Jean Claude Risset ed Annette Vande Gorne. Ha partecipato al XVIII CIM di Torino presentando una relazione sulla tecnica Waveset. Collabora con la artista/designer Alla Polozenko scrivendo musica ispirata ai suoi dipinti che è stata eseguita al festival di musica acusmatica "Silence". Espone le proprie opere audiovisuali al Museum of Computer Art di New York. Collabora attivamente con Dante Tanzi ed Eraldo Bocca per le iniziative artistiche legate all'acusmonium mobile AUDIOR. Ha collaborato, per la Fondazione San Fedele di Milano, al progetto Patmos3 per la sonificazione di una mostra di Iannis Kounellis. Compone prevalentemente musica acusmatica e arte audiovisuale, musica elettronica performativa e live electronics. Formazione: Diploma SAE (Electronic Music Production); Laurea Triennale in Musica Elettronica e Tecnologie del suono (indirizzo compositivo) presso il Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano voto: 110 e lode. Laurea Biennale in Musica Elettronica e Tecnologie del Suono presso il Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano voto: 110. https://www.giorgiobianchi.org/en/
Daniel Judkovski "Los tiempos de l'abismo" [2013] 12:56
Dittico acusmatico:
1. "...ocultamiento..."
2. "...al clamor de Tus Torrentes"
Nella mistica ebraica è spiegato che ogni forza, cosa, fenomeno o situazione esistenziale in questo mondo nasconde in sé una scintilla di luce divina, prodotta dalle esplosioni di luce avvenute all'origine della creazione. Ecco perché il termine ebraico che designa il mondo ha anche il significato di 'occultamento'. Quindi, ogni anima che appartiene ad una dimensione spirituale elevata, ha la missione di allontanarsi dalla sua fonte e di inabissarsi nel mondo materiale, cercando di riunire, affinare ed elevare quei frammenti di luce. E pur dedicandosi alla sua missione, l'anima anela con fervore di tornare alla sua fonte originale. Ecco perché, quando sorge ogni notte, essa urla con voce amara, pur sapendo che il piacere che l'attende alla fine della sua missione potrà rivrelarsi sorprendente. Questo pezzo è una meditazione sonora attorno a questi temi, viaggi e battaglie spirituali. Articolata nella forma di un dittico, la composizione utilizza come fonti sonore alcuni testi recitati e cantati del Libro dei Salmi e della Genesi biblica, oltre a diverse sonorità di strumenti americani precolombiani (fischietti e flauti tripli aztechi, aerofoni maya, sikus e tarkas andini, cicalini amazzonici, berimbao, ecc) oltre al Shofar, il corno di ariete, simbolo per la Tradizione Ebraica della chiamata al Risveglio Spirituale.
Daniel Judkovski (Buenos Aires, 1971). Le opere di Daniel Judkovski esprimono il tentativo di materializzare i punti di confluenza tra le sue radici ebraiche e latinoamericane, attraverso l'esplorazione delle loro sonorità e visioni del mondo. "Afar" è stato scritto dopo aver partecipato ai gruppi di soccorso nell'attacco terroristico alla Asociación Mutual Israelita Argentina."El exilio infinito"è un canto funebre acusmatico, scritto in memoria dei suoi antenati assassinati in diversi campi di concentramento; in "Genesi y transfiguraciòn" il suono dello Shofar si unisce a quello degli strumenti delle civiltà musicali precolombiane; "Los tiempos del abismo" è una meditazione sonora sull'esilio, visto dalla prospettiva spirituale della Tradizione Chassidica; "El despertar de los Alamos" è una storia di sopravvissuti di Treblinka. Le sue opere sono state trasmesse da diverse emittenti radio internazionali (Radio France, BBC Radio, SRG-SSR Idée Suisse Radio, NHK-Tokio, RTHK, Norwegian Broadcasting Corporation, Societé Radio Canada-CBC, Danmarks National Radio, UNAM Radio México, ecc.) ed eseguite in diversi festival e sale da concerto (Buenos Aires Colon Theatre, CCK Auditorium, Witold Lutoslawski-National Polish Radio Hall, Kaunas Philarmonic Hall, Hong Kong Concert Hall, etc.). Ha ottenuto diversi premi nazionali e internazionali: Argentine Music National Tribune 2000 e 2004, recommendation Rostrum of Composers 2000 dell'UNESCO, Argentine Electroacustic Music Tribune 2003, Primo Premio della Destellos Foundation Acousmatic Music Prize nel 2013. Ha studiato composizione musicale con Alejandro Iglesias Rossi e Gabriel Valverde presso il CEAMC (Centro di Studi Avanzati in Musica Contemporanea) dove si è laureato con un Master in Composizione Musicale. Si è inoltre laureato come Magister in Musical Didactica (Università CAECE). Al momento è assistente alla direzione e insegnante di composizione musicale nell'ambito del Diploma in Musica (Università Nazionale di Tres de Febrero - UNTREF).
Adam Stanović "Ctrl C" [2016] 10:58
Il pezzo, che è stato composto come parte di un progetto di 'remix' (con il supporto dell'Institute of Musical Research) è basato su registrazioni strumentali di un'opera per trio composta da Ben Gaunt. Presentato in anteprima all'Istituto di ricerca musicale sulle pratiche compositive,"Ctrl C" ha ricevuto una nomination al Nono Concorso Internazionale di Composizione Elettroacustica e Musica Visiva, Fondazione Destellos, Argentina.
Adam Stanović è compositore e interprete di musica elettronica. Ha ricevuto premi e riconoscimenti in competizioni in tutto il mondo, tra cui IMEB (Francia); Metamorphoses (Belgio); Destellos (Argentina); Contemporanea (Italia); SYNC (Russia); Musica Viva (Portogallo); Musica Nova (Repubblica Ceca); KEAR (USA), Huddersfield Contemporary Music Festival, International Computer Music Conference, International Society for Contemporary Music. Ha pubblicato musica con diverse etichette, tra cui Elektramusic, Taukey, Sargasso, ICMA. Ha scritto numerosi articoli di riviste e capitoli di libri riguardanti i metodi compositivi, gli approcci analitici alla musica elettronica, la natura e l'autenticità dell'interpretazione delle esecuzioni; è regolarmente invitato a tenere conferenze e presentazioni su argomenti relativi alle pratiche della musica elettronica. Dopo essersi laureato in musica e tecnologia all'Università di Leeds ha ottenuto un dottorato di ricerca presso la City University di Londra, sotto la supervisione di Denis Smalley. Le sue residenze di composizione lo hanno portato a lavorare presso IMEB (Francia); Musiques et Recherches (Belgio); VICC (Svezia); EMS (Svezia); LCM (Regno Unito); CMAS (Messico). E' stato recentemente selezionato come Klingler Electro Acoustic Resident del 2018 presso la Bowling Green State University, USA. Nel 2016 Adam Stanović ha fondato insieme a James Andean l'ElectroAcoustic Network (BEAN), con l'intenzione di rappresentare la musica elettroacustica britannica all'estero. La rete è stata successivamente affiliata alla Confederazione internazionale di musica elettroacustica (CIME). Adam Stanović ha lavorato in varie università del Regno Unito; attualmente lavora presso l'Università di Sheffield, dove dirige il MA in Composition, il MA in Sonic Arts e supervisiona numerosi progetti di dottorato. E' attualmente direttore del Composer's Desktop Project (CDP) e redattore capo dell'International Journal of Arts, Humanities and Social Sciences. https://adamstanovic.com/
PARTE II
Interprete all'acusmonium: Mattia Nuovo
Marc Tremblay "L'argent ... toujours l'argent!" [1990] 11:18
Dedicato a Valérie
Uno studio sul denaro come materiale sonoro e come oggetto del desiderio (la Borsa di Montreal, la pubblicità, i giochi a premi televisivi ...). "L'argent ... toujours l'argent!" è stato composto tra l'autunno del 1989 e la primavera del 1990 negli studi del Conservatorio di musica di Montréal (Quebec). La prima esecuzione ha avuto luogo nella stessa primavera, in un concerto al conservatorio. Grazie a Sylvain Carette, alla Borsa di Montreal e a Robert Laliberté. "L'argent ... toujours l'argent!" ha ricevuto il Primo Premio nella categoria 'elettroacustica' nel concorso PROCAN Young Composers' (1990), il Primo Premio nella categoria 'elettroacustica' nel Concorso CBC Nazionale per Giovani Compositori (1990) e ha ottenuto una Residenza nell'ambito della XIX Edizione del Concorso Internazionale di Musica Elettroacustica di Bourges (Francia, 1990).
Marc Tremblay ha studiato percussioni con André Morin al Conservatorio di Chicoutimi e composizione musicale e musica elettroacustica con Clermont Pépin, Jacques Faubert e Yves Daoust presso il Conservatorio di Montréal. Mentre rivolge la sua attenzione prevalentemente alla composizione elettroacustica per supporto, cerca di incorporare questo medium in contesti misti, multidisciplinari e ambientali. Recentemente è stato affascinato dalle immagini, e ha lavorato col videomaker Boris Firquet. Tremblay ha appreso l'editing e l'elaborazione delle immagini digitali, e ha collaborato con lo scrittore Gilles Arteau sulla sceneggiatura per un film western sul mito del cowboy e il suo rapporto con l'identità Nordamericana. Dal 1991 al '94 Marc Tremblay è stato un membro della ACREQ (Association pour la création et la recherche électroacoustiques du Québec). Ha lavorato con artisti improvvisatori come Martin Tétreault e Michel Ratté. Ha ricevuto borse di studio dal Conseil des Arts et des Lettres du Québec (CALQ) e dal Canada Council for the Arts. I suoi lavori sono stati eseguiti in Europa, negli Stati Uniti e in Canada e hanno vinto numerosi premi. Tremblay è molto ricercato per il suo lavoro in studio, sia in patria che all'estero: a Bourges, Budapest, nel Québec e altrove. Attualmente vive a Matane, dove insegna tecnica del suono per il Dipartimento Multimedia presso il college locale.
Dante Tanzi "Sans Moteur" [2009] 5:56
Una riflessione sulla natura. L'artificio che tende a sovrapporsi all'originale per divenire esso stesso natura. Suoni che mutano a poco a poco il loro carattere e si trasfigurano, acquisendo nuovi connotati. Il brano si sviluppa in un percorso lineare, con una polifonia di frammenti melodici, un gioco di scambi, oscillazioni, reiterazioni, sostituzioni e imitazioni.
Dante Tanzi è compositore e interprete di musica acusmatica, diplomato in Musica Elettronica al conservatorio Giuseppe Verdi di Como. Sue composizioni sono state eseguite in Italia (Musica Nel Nostro Tempo, Colloqui di Informatica Musicale) in Svizzera (Euromicro, Computer Music Concert), in Canada (EuCue Series), nel Regno Unito e in Irlanda (ICMC, Sonorities), in Spagna e nei Paesi Baschi (Festival di Flix, Festival Bernaola), in Francia (Festival Licences, Festival Futura, SIME, En Chair et En Son), in Colombia (BunB), negli Stati Uniti (NYCEMF) e in Austria (Ars Electronica). Dal 2012 svolge il ruolo di interprete all'acusmonium (musica acusmatica, videoarte, musica acusmatica con danza e Cin'acusmonium). Nel 2011, nel 2014 e nel 2017 ha curato il programma dei concerti di musica acusmatica nell'ambito del 'Festival 5 Giornate' di Milano. Dal 2012 cura la programmazione dei concerti dell'acusmonium mobile AUDIOR realizzato da Eraldo Bocca e la pubblicazione di composizioni acusmatiche in collaborazione con l'etichetta obs (Rostov). A partire dal 2013 ha tenuto laboratori di spazializzazione del suono per il CESMA (Centro Europeo Studi Musica e Acustica di Lugano) a Novara, e masterclass per i conservatori di Como e Torino. Dal 1985 al 2009 ha lavorato presso il Laboratorio di Informatica Musicale dell'Università degli Studi di Milano. E' autore di saggi pubblicati su Leonardo Music Journal, Interface, De Musica, Leonardo, Organised Sound, Crossings e Contemporary Music Review. E' membro fondatore dell'associazione 'AUDIOR' (www.audior.eu).
Gabriele Balzano "Wie Ich !" [2018] 6:56 - Prima esecuzione
Il brano è ispirato dalla figura del Prometeo, immortalato meravigliosamente nei versi di Goethe. Egli, rifiutando la propria stirpe divina, crea l'umanità a sua immagine e somiglianza donandole non solo il fuoco (la techne) ma anche l'oblio dell'ora della morte; una pulsione vitale incontenibilee radicalmente anarchica che, ciclicamente, costruisce e poi distrugge qualsiasi progetto di struttura conchiusa e catalogazione sistematica. Il fuoco di Prometeo è il paradosso agambeniano di identità/comunità: la coesistenza schizofrenica del desiderio di appartenenza e unicità che genera volontà creatrice nell'essere umano. Il materiale sonoro utilizzato è costituito unicamente dall'elaborazione di una registrazione del "Prometheus" di Goethe, recitato da Oskar Werner. Le tecniche impiegate sono: phase vocoding, risintesi con codifica predittiva lineare (LPC) e distorsione non lineare (DNL) mediante polinomi di Chebyshev.
Gabriele Balzano Nato nel 1992 a Borgosesia (Vc), comincia lo studio del pianoforte in giovane età proseguendo gli studi presso il Conservatorio G. Cantelli di Novara e l'Accademia di Belle Arti di Brera. Dal 2013 frequenta il Conservatorio G. Verdi di Como nel dipartimento di Musica Elettronica e Tecnologie del Suono, dove si è diplomato nel 2017. Allievo di S. Sapir, G. Klauer, W. Prati, A. Vigani, si è specializzato nelle masterclass di G. Kogan, M. Lupone, A. Vidolin, F. Cifariello Ciardi, J. Scordato, A. I. De Benedictis, D. Tanzi, E. Bocca. Dal 2016 è membro di "Elettrosensi Laptop Ensemble", e , dal 2017, interprete e compositore per l'associazione AUDIOR.
Daniel Perez Hajdu "Abstraire" [2014] 10:53
Partire da un materiale sonoro complesso, liberare le linee di forza e i dinamismi che sono già presenti, sui quali si tratta poi di costruire. Da qualcosa di concreto, determinato, occorre astrarre il significato generale. I dinamismi e i caratteri contenuti nel materiale possono essere considerati come base per la scrittura, per avviare uno sviluppo discorsivo. Nel caso particolare di questo pezzo, il dinamismo di base è la rotazione. È il primo livello di astrazione, quello che unifica e giustifica in ogni caso il punto di avvio. In seguito, è la stessa rotazione ad essere oggetto di astrazioni di vario tipo. E' il secondo livello. A volte può essere un'astrazione, che potremmo chiamare primitiva, magica, o poetica, che riesce a indurre una musicalità metaforica, alimentata da una certa idea di rituale. Altre volte sono alcuni criteri percettivi e costitutivi di un movimento di rotazione che vengono trasposti e applicati alla scrittura musicale, e questo, di nuovo, in accordo con differenti gradi e tipi di astrazione (immagine, ritmo, montaggio). Infine, il terzo livello di astrazione è quello all'astrazione formale del materiale stesso, ancorando sempre questa stessa relazione dall'umano al mondo, ma in un modo diverso. "Abstraire" è stato composto con l'aiuto della Federazione Vallonia-Bruxelles (Arti performative, Sezione Musicale).Prima esecuzione: 6 dicembre 2014, Festival Loop 7: Musique électroacoustique, Espace Senghor, Bruxelles (Belgique).
Daniel Perez Hajdu
Nato a L'Avana nel 1980, si orienta in un primo tempo al lavoro sull'immagine e più in particolare sul video. In questo modo si avvicina naturalmente al suono, la seconda metà della coppia audio-video. Così, al montaggio delle immagini filmate si aggiunge il montaggio dei suoni registrati. La sua attrazione per gli esperimenti musicali di ogni genere, a cui si aggiunge la scoperta di nuove possibilità creative lavorando sul suono, lo portano a orientarsi completamente verso il sonoro, preferendo la suggestione del suono all'aderenza letterale dell'immagine. Nel 2005 inizia un Master in Composizione Acusmatica al Conservatorio Reale di Mons nella classe di Annette Vande Gorne. Nel 2010 diviene insegnante nello stesso Conservatorio per il corso di tecniche di scrittura su supporto e, dal 2011, anche per il corso di trascrizione grafica. Le sue composizioni acusmatiche e acustiche si estendono ai generi del concerto, della radio, della danza, del teatro e del cinema. La sua musica è stata eseguita in diversi paesi in Europa, America e Asia, in occasione del festival l'Espace du Son (Belgio), Ars Musica (Belgio), World Music Days (Belgio), LOOP (Belgio), La Semaine du Son (Belgio), Akousma (Francia), Manca (Francia), Musicacoustica-Pechino (Cina), Primavera en la Habana (Cuba), BIMESP (Brasile), Mantis (Inghilterra), Musica Electronica Nova (Polonia), Akou (Grecia), FAQ (Paesi Bassi). Nel 2017 ha vinto il premio André Souris del Forum dei Compositori.
Cesare Saldicco "Still Life" [2012] 9:00
Un automa cellulare può essere considerato un film che si è generato da solo, in grado di rappresentare e plasmare una vasta gamma di fenomeni auto-organizzati. È una raccolta di cellule che, sulla base di semplici regole matematiche, possono vivere, morire o moltiplicarsi. Still Life si riferisce al più famoso degli automi cellulari: The Game of Life inventato dal matematico John H. Conway. Lo scopo del progetto non è quello di avere una pedissequa sonificazione delle cellule che guidano il mondo della Vita, piuttosto che trasmettere un'immagine che spinga la vita alla vita stessa. In questo senso, una telecamera Kinect (equipaggiata con una fotocamera RGB accessorio e un sensore di profondità doppio, sensibile al movimento del corpo umano e originariamente sviluppata per Xbox 360) può rilevare i movimenti di persone che entrano nella matrice per modificare le relazioni del gioco. Riconoscere, attraverso un'esplorazione dello spazio sonoro, forme e movimenti che sono nel nostro corpo, i nostri pensieri, il nostro habitat, per risuonare con se stessi.
Cesare Saldicco è un compositore, artista multimediale e sound designer che vive e lavora a Milano. I principali interessi della sua ricerca includono l'uso di sistemi frattalici e dinamici in contesti generativi, sintesi non convenzionale, estetica glitch/noise e nuove forme di interazione e presentazione auto-organizzata. Ha ricevuto commissioni, premi, riconoscimenti e borse di studio dalle più importanti istituzioni internazionali quali Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Rome, Acanthes, Centro Tempo Reale, CECh - Comunidad Electroacùstica de Chile, Bourges International Festival of Electroacoustic Music and Sonic Art, Federazione CEMAT, Musica Viva Portugal, EXPO2015, EmuFest, MUSLab, Mixtur Festival, AVAF - Athens Video Art Festival, Destellos prize e La Biennale di Venezia. La sua musica è edita e pubblicata da ArsPublica, Sconfinarte e Da Vinci Publishing ed è stata eseguita in Italia, Argentina, Australia, Austria, Albania, Belgio, Bulgaria, Brasile, Canada, Chile, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Giappone, Grecia, India, Inghilterra, Malta, Messico, Portogallo, Romania, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera e U.S.A. Attualmente insegna esecuzione e interpretazione della musica elettroacustica presso il Conservatorio di Musica "Tito Schipa" di Lecce.
Ricardo Mandolini "El angel del tiempo" [2012] 11:50 - versione stereo
Tra il 1976 e il 1983 l'Argentina ha subito la più sanguinosa dittatura della sua storia, lasciando dietro di sé la scomparsa di oltre 30.000 vittime, in un processo che ora è chiamato terrorismo di stato. "El angel del tiempo" (L'angelo del tempo) è il ritratto di questo periodo, il ricordo dell'orrore vissuto; una sorta di discesa in un labirinto di ricordi oscuri, che inizia e finisce con la voce di Carlos Gardel. Ottofonico nella sua versione originale, il pezzo è stato composto nel 2012 allo Studio du Nord dell'Università di Lille III.
"La mia concezione della composizione musicale elettroacustica non si basa semplicemente sul valore assoluto dei materiali sonori, né sulle tecniche di produzione e sull'elaborazione del suono. Ciò che è essenziale per me è ciò che accade tra i materiali sonori, le interazioni tra loro e gli innumerevoli effetti che emergono da loro" (R. M.)
Ricardo Mandolini è compositore, professore presso l'Università Lilla SHS, Francia, e creatore dell'Euristica Musicale, disciplina musicologica. Ha vinto il Premio Magisterium al concorso internazionale di musica elettroacustica di Bourges nel 2002 e il Grand Prix delle Arti di Lilla nel 2013. E' co-organizzatore con María Cristina Kasem del concorso annuale e della Settimana Internazionale di Musica Elettroacustica SIME. E il responsabile dello Studio di musica elettroacustica dell'Università Lilla SHS. Titoli: Professore di composizione, Antico Conservatorio Beethoven, Buenos Aires, 1973; Esame di Maturità Artistica, Scuola di Musica di Colonia, Germania, 1983; Dottorato conseguito presso l'Università di Parigi VIII, 1988; Abilitazione a dirigere la ricerca, Sorbona, Parigi, 1993. Libri: Euristica musicale, contributi per una nuova disciplina musicologica, edizioni Delatour Francia, 2012. Riflessioni critiche, euristica musicale e i compositori, Edizioni Universitarie Europee, Omnisciptum mbH & Co.KG, Sarrebruck, Germania, 2013. Articoli: "Euristica musicale, contributi per la comprensione dei processi musicali creativi", Oxford Handbook of Philosophy in Music Education, Wayne Bowman e Lucia Frega, Oxford University Press, 2012. "Euristica e arte, contributi per la comprensione dei processi musicali creativi" in Revista de Humanidad de Valparaíso, Adolfo Vera e Juan Redmond editori, Institute of Philosophy, Università Valparaiso, Cile, 2013. "Semiologia, musica e musicologia, contributi dalla teoria della complessità") in Revista Panambí, Università Valparaiso, Cile, 2016. https://ricardo-mandolini.com/
PARTE III
Interprete all'acusmonium: Gabriele Balzano
Helen He "Pulse" [2016 ] 9:26
"Pulse" è il mio lamento per le vittime uccise nella sparatoria al nightclub Pulse il 12 giugno 2016 a Orlando, in Florida. L'ispirazione è giunta quando mi sono imbattuta in un articolo di cronaca in cui era scritto che "I primi soccorritori hanno detto che ciò che li avrebbe perseguitati di più sull'attacco terroristico di Orlando era il suono costante delle suonerie dei cellulari delle vittime". Il suono dei cellulari è un motivo ricorrente nel mio brano: ogni suoneria rappresenta una singola vittima. Ho anche svolto una ricerca sulle esistenze delle quarantanove vittime, poiché penso che dovrebbero essere ricordate per come vivevano. Sulla base della ricerca ho trovato materiali sonori, chiamati "frammenti di vita", che sono rilevanti per la vita di alcune delle vittime. Anche questi "frammenti di vita" sono collegati da suonerie. Al termine del brano le suonerie vengono reintrodotte, in modo più ovattato e lamentoso, dal suono della linea piatta di un monitor cardiaco e sono concluse dalla linea piatta che si evolve verso un accordo maggiore, a simboleggiare la speranza. Infine, il monitor cardiaco emette un segnale acustico quarantanove volte, come tributo alle quarantanove vittime. Circa due minuti prima della coda il pezzo si trasforma e cade in un parziale caos, perché quella sezione è stata composta intorno alla mezzanotte del giorno delle elezioni, quando Donald Trump era già molto vicino a essere eletto presidente. Ero spaventata, confusa, ed ero arrabbiata per il razzismo, il sessismo, l'omofobia e l'eteronormatività in questo paese e nel resto del mondo, per come persone innocenti stanno morendo per crimini di odio contro le minoranze e come tutto questo non abbia ancora svegliato le persone. Come persona di colore ho anche temuto per il mio futuro in questo paese. Così c'è una sezione del brano che presenta molto rumore bianco, statico, e suoni scadenti di ricezione del segnale. L'umanità sembra momentaneamente persa in questa sezione, dato che i rumori astratti del macchinario prendono il sopravvento. Anche se non sembra, questa è la sezione del pezzo in cui ho investito la maggior parte delle mie emozioni, ed è anche il motivo per cui ho deciso di tenerlo, anche se non è stato elaborato con cura. Tuttavia, ho deciso di concludere, comunque, con la speranza: ho deciso di far evolvere la linea piatta in un accordo maggiore e di far riprendere il battito del cuore, la vita. Non tutte le speranze sono perse. C'è un domani migliore.
Helen He
Giovane artista originaria di Hangzhou, Cina, Yuxun 'Helen' He è una studentessa del terzo anno del secondo grado dell'Oberlin College and Conservatory. Studia Informatica e Tecnologia in Musica e Arti Correlate, come allieva di Tom Handman Lopez e di Aurie Hsu. Cresciuta come corista, ha partecipato a festival e concorsi in Austria, Stati Uniti, Spagna, Cina, Regno Unito e Canada. Come compositrice, Helen ha anche partecipato a festival e workshop in tutto il mondo, tra cui l'International Music Festival of the Adriatics nel 2017, dove ha studiato composizione con Tom Lopez e Stefano Sacher e la masterclass dei Contemporary Music Days a Kyiv, dove ha studiato con Ake Parmerud, Jaime Reis, Mehmet Can Özer e Alla Zagaykevych.
Se-Lien Chuang "VICC_variation_4.6" [2015] 6 :08
L'opera è stata concepita durante una residenza di composizione svoltasi presso il VICC (Visby International Centre for composers) nell'isola di Gotland, Svezia. La residenza ha avuto il sostegno dell'International Exchange Program (KIM) del Comitato delle Sovvenzioni Artistiche Svedesi.. Tutti i suoni provengono da registrazioni realizzate sull'isola. La composizione impiega prevalentemente la tecnica dei filtri spettrali, utilizzata mediante i programmi iZotope, Iris e altri similari.
Se-Lien Chuang è nata nel 1965 in Taiwan) e dal 1991 vive in Austria. Compositrice, pianista e artista mediale. In Austria ha studiato composizione (Beat Furrer), musica e tecnologia dei media (Adelhard Roidinger, Karlheinz Essl), piano / flauto dolce (Walter Groppenberger, Adelheid Creuzburg) e musica elettroacustica (Tamas Ungvary, Wolfgang Musil). In Taiwan ha studiato Lingua Tedesca e pedagogia.Le sue opere includono brani di musica contemporanea, musica elettroacustica e computer music. Come interprete, esegue brani del repertorio classico e contemporaneo, di musica web e interattiva. I suoi più recenti lavori riflettono un interesse verso la manipolazione ottica digitale, la composizione e la progettazione multimediale e l'improvvisazione audiovisuale. Numerose esecuzioni di composizioni e progetti musicali in Europa, Asia, Russia, Sud e Nord America: Salzburg Festival, ICMC Utrecht / Athens / Perth / Laibach / Huddersfield / Belfast / Copenaghen, SICMF Seoul, NIME Louisiana / New York, ISEA Hong Kong / Singapore / Nagoya, Sumida Triphony Hall Tokyo, National Theatre Concert Hall Taipeh, electronic access London / Linz / Vienna, Ars Electronica Linz, Electronic Music Festval Basel, Computer Music Festival Montreal, European Electroacoustic Music Brussel, NICE Amsterdam, MAK Vienna, Wien Modern, etc. https://avant.mur.at/chuang
Gráinne Mulvey "Proclamation" [2016] 10:53
Nel 2015 ho avuto l'incarico di scrivere un pezzo per il Chamber Choir Ireland, come parte delle commemorazioni del Centenario della Proclamazione della Repubblica d'Irlanda del 1916. Come lavoro preparatorio ho registrato le voci dei membri della Carlow Choral Society, guidati dal loro direttore Niall Kinsella, mentre declamano il testo della Proclamazione della Repubblica Irlandese in vari modi: all'unisono ritmato, come un chiacchiericcio di folla, solo donne, solo uomini, tutti insieme ... Le registrazioni hanno costituito il materiale di base per questo lavoro. Il testo della Proclamazione è degno di nota per la sua inclusività lungimirante; elaborato da un gruppo di intellettuali (i leader del Rising[2] includevano poeti, drammaturghi, educatori), è una dichiarazione audace delle loro aspirazioni per il nuovo stato:
"La Repubblica d'Irlanda ha diritto a, e rivendica, la fedeltà di ogni donna e uomo irlandese. La Repubblica garantisce la libertà religiosa e civile, pari diritti e pari opportunità a tutti i suoi cittadini, e dichiara la sua determinazione a perseguire la felicità e la prosperità del tutta la nazione e di tutte le sue parti, nutrendo ugualmente tutti i figli della nazione e dimenticandosi delle differenze intenzionalmente promosse da un governo alieno, che in passato ha diviso una minoranza dalla maggioranza".
"Proclamation" e la sua opera complementare, "Awakening", sono dedicati a tutte quelle donne e uomini coraggiosi che hanno preso parte o sono stati affiliati al Rising, inclusi i miei due prozii Dominic e William Mulvey, che erano tra coloro che occuparono il GPO, l'Ufficio Generale delle Poste di Dublino.
Gráinne Mulvey è compositrice di musica acustica ed elettronica. Ama anche interagire con altre forme d'arte, in particolare video, danza, gruppi improvvisati, e scrivere per le installazioni d'arte. Ha scritto per molti solisti, come il soprano Elizabeth Hilliard, il violoncellista Martin Johnson, il clarinettista Paul Roe, il flautista Joe O'Farrell, i pianisti Thérese Fahy, Nathalia Milstein e Matthew Schellhorn, per citarne solo alcuni; per gli ensemble Concorde, ConTempo, ACME a Chicago, e per le orchestre: RTE NSOI, Lithuanian National Symphony Orchestra, The Northern Sinfonia, Regno Unito, The Romanian Radio Chamber Orchestra. La sua musica è stata eseguita, registrata, trasmessa e pubblicata in Irlanda e all'estero, diffusa su CD commerciali e registrata per CD promozionali. Ha rappresentato l'Irlanda agli ISCM World Music Days nel 2008 e nel 2009, e all'International Rostrum of Composers negli anni 1994, 2006 e 2015. Gráinne Mulvey ha vinto concorsi prestigiosi, in particolare la RTE Musician Of The Future nel 1994, la Sligo International Festival Composers 'Competition, nel 1999 e il St. John's Memorial University Award, Waterford e Newfoundland nel 2003. Ha ricevuto il riconoscimento come "Most distinguished musician and special mention" al concorso IBLA International Foundation nel 2016. È vincitrice, assieme all'artista visivo Mihai Cucu, nella categoria Video musicale del Cutting Edge Film Festival 2016, Stati Uniti, per il suo pezzo elettronico "Proclamation". Ha conseguito un dottorato di ricerca alla York University, nel Regno Unito, ed è membro di Aosdána, una organizzazione irlandese di artisti creativi. www.grainnemulvey.com
Marcela Pavia "Risonanze" [2014]
Le risonanze sono alla musica ciò che i riflessi sono per la luce o le ombre rispetto ai corpi. Nel suo racconto "L'accostamento ad Al Motasim" J. L. Borges scrisse: "L'insaziabile ricerca di un anima attraverso i delicati riflessi che essa ha lasciato in altre". In termini musicali questo potrebbe essere visto come il passaggio "dalle risonanze all'oggetto". In Risonanze si realizza il percorso inverso: un intero universo nasce da un oggetto sonoro e dalle sue risonanze in evoluzione, evoluzione che da' luogo a linee temporali diverse e sovrapposte (layers), progettando l'oggetto nel tempo e nello spazio. Risonanze è stata composta per il SaMPL Sound and Music Processing Project (Conservatorio di"C. Pollini", Padova). La sua diffusione grazie all'Acusmonium AUDIOR sarà una memorabile occasione per avere un ascolto diverso grazie alla conquista dello spazio acustico che rende l'Acusmonium un mezzo unico e prezioso.
Marcela Pavia Laureata in Composizione presso la Universidad Nacional of Rosario (Argentina) e in Musica Elettronica preso il Conservatorio "G. Verdi" di Milano (Biennio II Livello). Attualmente frequenta il Master in Nuove Tecnologie Musicali (Master SMTC) del Conservatorio di Parma, dell'Università di Parma, e della Casa del Suono e della Musica di Parma). Selezionata per il 2011 IRCAM Workshop svolto alla Biennale di Venezia e per il 2014 SaMPL Sound and Music Processing Project (Conservatorio Pollini, Padova). Artist in residence presso il Virginia Center for the Creative Arts (USA), il Gästeatelier Krone di Aarau. (Svizzera) e compositrice in residenza dell'Italian Composers Forum del Centro di Musica Contemporanea di Milano durante l'anno 2016. Autrice di lavori orchestrali e da camera, di opere multimediali, di musica elettronica e di musica per la didattica, pubblica con diverse case editrici e discografiche. Premi: 2016 WPTA Composition Competition, SONOM 2012 (Electronic Music), 2012 Erasmus Competition Universitè VIII (Elecronic Music- Paris), "Trinac 2011" (Fondazione"Encuentros Internacionales de Musica Contemporanea" of Alicia Terzian); "Miriam Gideon" Prize 2010 (Research for New Music Competition by the International Alliance for Women in Music. Ultimi Festival: 2017 Evimus Elektro-akustiche un visuelle Musik Festival (Germany), 2017 Ciclo Internacional de Musica "Laberintos sonoros" del Centro Nacional de las Artes (Cenart) di Mexico, 2017 Soundscape Festival Maccagno, 2017 Angelica Festival, 2017 Calende in Musica (Alessandria), 2017 AtMusica (Tours).
Philippe Léguerinel "Mais Du Sang De Méduse Naît Pegase" [2015] 11:30
Due parti incatenate.
Flussi acidi e pesanti allo stesso tempo, richiami congelati, orizzonti cerosi
...
poi,
bagliore, distacco, volo ...
Philippe Leguérinel è un compositore francese nato nel 1976. Autodidatta e uditore nella classe di composizione di Denis Dufour, pratica la composizione elettroacustica (concreta, acusmatica). Dal 2007 la sua musica viene eseguita con regolarità in Francia (Motus, Futura, Sound Moments, Why Note, Alcôme) o all'estero (ACSM 116, Tokyo, Acusmonium SATOR, Milano, acusmonium mobile AUDIOR). https://soundcloud.com/philippeleguerinel
Mattia Nuovo "Supersonic" [2018] 12:00 - LIVE - Prima esecuzione
"Supersonic" è una performance per unico esecutore interamente realizzata in tempo reale, scritta in SuperCollider. Pensata per una proiezione frontale in stereofonia, si presenta semplicemente come un oggetto acustico da impatto, che sfrutta il materiale, esclusivamente sintetico, per esporre l'ascoltatore a paesaggi sonori quanto più artificiali e irreali possibile. La versione per acusmonium, oltre a richiedere la necessità di un secondo esecutore, sposta il focus dalla pressione sonora al colore spettrale, spazialmente connotato, in un processo paragonabile a quello della scomposizione e rifrazione della luce.
Mattia Nuovo (Milano, 1987). Dopo la maturità classica, studia composizione e musica elettronica al Conservatorio di Como. Dal 2010 al 2016 frequenta le masterclass di composizione di Riccardo Vaglini. Nel 2014 fonda Lascaux Onlus, cooperativa sociale ispirata all'insegnamento di Jacques Lacan, nella quale è responsabile dell'area Arte e Cultura, organismo rivolto alla produzione e diffusione dell'arte contemporanea. Dal 2016 è sound designer di Studio Antimateria, con cui realizza opere di videomapping, installazioni multimediali e performance audiovisive.
PARTE IV
Interprete all'acusmonium: Dante Tanzi
Marc Favre "L'illusion acoustique / 8°grimoire" [2008 -2013] 38:00
L'Illusion acoustique è un grande affresco iniziato nel 1980 e il cui completamento è ancora sconosciuto, in quanto corrisponde alla mia fine. Questa serie di opere, che evocano il lavoro alchemico è dedicata all' "Expérience acoustique" di François Bayle e al "Comment une figue de paroles et pourquoi" di Francis Ponge. Passando da grimoire in grimoire, io scavo ancora più in profondità nel materiale sonoro di nuovi cerchi, risucchiati dalle correnti ascendenti dei quattro elementi. [...] (M. F.).
L'œuvre au noir (Sphères en mouvement) 7:06
Questo pezzo, creato per il planetario di Vaulx-en-Velin, nella regione di Lione, rappresenta allegoricamente la complessità dell'universo e il balletto dei pianeti. E' un tema, questo, che incontra l'idea alchemica dell'inizio della Grande Opera, evocando l'Elemento "Terra", la macerazione della materia, la putrefazione, da cui emergerà il grido della Fenice.
L'œuvre au vert (Vibrations de la mer de lait) 13:18
Essenzialmente creato a partire dalle vibrazioni registrate sui battelli diretti in Corsica, questo pezzo segna un'altra tappa della Grande Opera: la trasformazione della materia bruta in uno spirito vivente e brillante di colore verde, che i filosofi chiamano il Vetriolo dei saggi. La vibrazione della materia evoca l'elemento "Aria", con una miscela di leggerezza e forza tranquilla.
L'œuvre au rouge 5:05
L'œuvre au rouge è dedicata all'elemento Fuoco. Il materiale qui è principalmente elettronico. Il ritmo frenetico della materia incandescente divora il tempo punteggiato da shock accecanti, poi si calma, allargando lo spazio per completare la sua opera in una danza di lava in fusione. Questo lavoro è stato composto per 5 punti di diffusione.
L'œuvre au blanc 12:26
Questo pezzo ripropone ancora una volta la questione della stretta relazione tra il reale e l'immaginario. È astratto, ma esprime immagini che provengono automaticamente dal trattamento (o dal non trattamento) dei suoni e dal gioco della loro miscela.
Marc Favre Dal 1974 si interessa di composizione elettroacustica lavorando sotto la guida di Nicolas Frize, Daniel Haubault, oltre che di Pierre Schaeffer e Guy Reibel presso l'INA-GRM. Nel 1975 fonda assieme a Bernard Fort il primo studio di musica acusmatica della regione Rhône Alpes (Groupe de Musiques vivantes de Lyon-GMVL - https://gmvl.org/). Nel 1978 ottiene una licenza per l'insegnamento musicale presso la Facoltà di ParigiVIII (UER de Musique expérimentale), e da allora divide il suo tempo tra l'insegnamento e la composizione. Dapprima professore di acusmatica all'ENM di Villeurbanne, si è poi unito alla Facoltà di Musicologia di Lione II. Oggi insegna anche relazioni immagine-suono all'ICOM / Lyon II e composizione elettroacustica nella sezione Teatro-Studio dell'INSA. Nell'ambito del GMVL, si occupa di programmare corsi ed eventi per le scuole. Le sue opere di composizione acusmatica gli consentono di partecipare a un gran numero di eventi musicali in Francia e all'estero. Ha anche diretto numerosi spettacoli teatrali per varie compagnie teatrali, che uniscono danza e video. Da molti anni dirige la sua ricerca musicale verso la composizione multifonica. https://electrodoc.musiques-recherches.be/fr/c/432/favre-marc
Andreas Weixler "für Pi" [2005] 6:03 - Versione stereo
Andreas Weixler
Andreas Weixler è un compositore di musica contemporanea e di computer-music, con un particolare interesse verso l'interattività audio-visuale e la virtuosità del caso. Ha studiato composizione contemporanea all'Università di Musica di Graz con Andrzej Dobrowolski, Younghi Pagh Paan e si è diplomato con Beat Furrer. Andreas Weixler insegna computer-music, composizione elettroacustica e tecnologia della musica e dei media, attualmente come professore presso l'Università Privata Anton Bruckner (ABPU) di Linz. E' il direttore del CMS, Computer Music Studio presso ABPU, dove ha dato origine al Computer Music Studio e al Sonic Lab, sala per concerti multimediali e per la computer music multicanale. E' anche docente presso l'Università d'Arte di Linz e presso l'Istituto di Composizione, Elettroacustica, e Regia del suono all'Università di Musica e Arti Performative di Vienna. I suoi progetti internazionali, residenze di studio e ricerche lo hanno visto tenere concerti, performance e relazioni in Europa, Asia, Nord e Sud America. Andreas Weixler ha dato vita a cicli di concerti di computer music come Sonic Intermedia (Ars Electronica Center, Linz) e electronic access (Graz, Vienna, Linz, Londra). Assieme a Se-Lien Chung, Andreas Weixler dirige il gruppo artistico Atelier Avant Austria. Attualmente si dedica ai concerti intermediali in tempo reale con improvvisazioni e composizioni di musica contemporanea. https://avant.mur.at
James Andean "Psygeío" [2013] 9:59
Questo brano è stato composto partendo dalla registrazione di un frigorifero nell'Antico Monastero dei Gesuiti di Ano Syros, in Grecia, durante una residenza agli Syros Sound Meetings, nell'estate del 2013. Ho trascorso molti lunghi giorni durante questa residenza, registrando i paesaggi sonori ventosi dell'isola di Syros - le brezze sul terreno collinoso dell'isola, i sibili tra le finestre e le imposte della foresteria del monastero... Un giorno, passando per la cucina con l'idea di registrare il rumore del vento battente contro le finestre, sono stato distratto dal ronzio piuttosto piacevole del frigorifero e mi sono fermato per fare una registrazione veloce, prima di assecondare la mia ossessione per il vento. Alla fine, è stata questa breve registrazione del frigorifero a catturare e tenere avvinta la mia attenzione compositiva. I materiali primari in questo pezzo includono: il ronzio e il gorgoglìo del frigorifero stesso; la stanza in cui si trovava il frigorifero; l'apertura e la chiusura della porta del frigorifero e dei vari comparti e cassetti al suo interno; le registrazioni fatte all'interno del frigo dei movimenti e dell'attività che si svolgeva al di fuori, nella stanza. Il lavoro si sviluppa in una serie di contrasti tra "finestre" di paesaggi sonori e materiali più astratti e trasformati, terminando con una cadenza in cui il contenuto spettrale del frigorifero viene spostato e infine "risolto". "Psygeío" ha ottenuto la menzione principale al Sonic Arts Awards 2014, categoria Soundscapes.
James Andean è un musicista e artista sonoro. È attivo come compositore, esecutore e docente in vari campi, tra cui musica acusmatica, composizione e performance elettroacustiche, improvvisazione, sound art, diffusione sonora, installazioni sonore, arte audiovisiva e performance multidisciplinare. È membro fondatore di diversi gruppi e ensemble, tra cui Rank Ensemble, LOS duo e Plucié/DesAndes. Si è esibito in tutta Europa e nel Nord America e le sue opere sono state presentate in tutto il mondo. È docente presso il Music, Technology and Innovation Research Centre della De Montfort University (Leicester, Inghilterra, Regno Unito). https://jamesandean.com/
Denis Dufour "Rivage de la soif" [2011] 10:19 - Cycle
'Les Acousmalides'
Testo di Thomas Brando Voce:
Eugénie Kuffler
Il desiderio di ogni cosa, e in eredità un'eterna ricerca. Questo è l'unico bagaglio che il viaggiatore smarrito porta con sé in questo vagabondaggio spinto dal vento, nell'incontro di tracce, di profumi, di presenze sbiadite, su una terra solcata da spaccature, coperta di erbacce, ai margini della zona e dell'Arizona. Due messaggi si susseguono l'un l'altro, né diversi né uguali. Una voce si staglia, fugace nelle nuvole. Un amore scompare, la traccia di un piede nudo si dissolve. Miraggio doppio del deserto, spiaggia irraggiungibile a nuoto. E pure se così vicino, così concreto, ecco che questo contatto appena abbozzato si sgretola. E soprattutto, la libertà offerta al mondo di sfuggirci completamente [Thomas Brando]. Eseguito per la prima volta da Ohtsuka Yukia Tokyo, il 26 febbraio 2011, presso l'Espace Images dell'Istituto franco-giapponese nell'ambito del Festival CCMC 2011.
Envoie-moi de l'eau
Quelles sont les algues mortes
Qui verdissent
Les bords de ton âme
Et depuis combien de temps
Es-tu dans l'île ?
J'ai deviné ta trace
Quand j'ai senti
Qu'à la mer
Il manquait quelque force
Et que mes canons
S'étaient refroidis.
Dois-je
t'appeler
Je, nous, il ?
Dois-je continuer
Mon marathon solitaire
Te faut-il un discours
Ou bien dois-je me taire ?
Il y a des fragments d'ailes
Qui m'inquiètent
Accrochés un peu partout
Aux branches
As-tu perdu quelque chose
Qui te retienne
Es-tu bien libre de partir ?
Si c'est un hasard,
Je te rends à l'air
[Fais-moi signe depuis l'avion]
Envole-toi, s'il te plaît,
Dis-moi tout de là-haut
Je ne peux pas remplir mon formulaire
J'ai soif
Envoie-moi de l'eau.
[Thomas Brando]
Send Me Rain
What are these dried lichens
Which suddenly turn the edge
Of your soul green
And how long have you been
Alone in this island?
I recognized your tracks
When I saw
These waves
Deprived of force from the ocean
And that my dreams all went cold.
May I call you
Me, you, him?
Do I still need
To run and run
The same lonely race
Do you need a word
Isn't silence enough?
Bits of wings
Scattered on the trees
Scare me!
Are you free of bonds?
[Did you forget something in my room]
Are your free to flee?
Did we meet only by accident?
To the whole sky
I give you back
[Please say hello from the jet]
Take off quickly
Tell me what you see from above
I can't fill out my form
So empty is my spring.
Please, send me, send me rain.
[Thomas Brando]
Denis Dufour (1953) Dopo gli studi classici, svolti presso il CRR di Lione e il CSNSM di Parigi, Denis Dufour si afferma come compositore sia nell'ambito della musica strumentale sia nell'ambito delle musiche elettroniche da concerto.E' autore di numerosi pezzi che lo accreditano da oltre trenta anni come artista del suono di primo piano. Tra i pionieri dell'approccio 'morfologico' ed espressivo del suono, nel suo lavoro egli fa proprie le dimensioni molteplici del fenomeno sonoro. Autore di oltre 180 opere strumentali, vocali, miste, live electronics e acusmatiche, Denis Dufour ha ricercato forme di trasgressione dai generi, estendendo le sue esperienze al campo della danza, del video, delle opere miste, del teatro musicale, delle installazioni e delle ambientazioni sonore, dell'arte radiofonica o Hörspiele, in collaborazione con vari autori tra cui Thomas Brando con cui collabora dal 1980. E' inoltre coinvolto nel mondo dell'arte attraverso partnership con varie strutture: la Galleria Lydia Rekow a Crest, la Scuola Superiore d'Arte di Perpignan, il Centro d'Arte Contemporanea del Domaine de Kerguéhenne, dove è stato in residenza per tre anni; collaborazioni con gli artisti Jaume Xifra o Step. Nel 1977 Dufour è fondatore e promotore della formazione TM +, trio che si è gradualmente ampliato per divenire ensemble strumentale, in cui ha suonato il sintetizzatore fino al 1987, dando luogo alla creazione di un corpus significativo di opere miste e live electronics. Ha dato un valido contributo allo sviluppo del sistema di Syter1 per il quale ha composto la prima opera per strumenti ed elaborazione digitale in tempo reale, Ourlé du lac (Pli de perversion 2). Inoltre ha contribuito alla realizzazione dell'acousmographe, programma per la rappresentazione grafica di fenomeni sonori sviluppato presso l'Ina-GRM. Consapevole della necessità di ampliare il campo delle creazioni prodotte in studio con opere fissate su supporto audio e consegnate all'ascolto tramite altoparlanti, Dufour le riunisce in quella che ha denominato nel 1982 "arte acusmatica", di cui egli fornisce una definizione aperta, che la situa anche al di là dell'ambito musicale. Organizzatore e direttore artistico di numerosi eventi dedicati alla creazione contemporanea (cicli Acoore a Lione, Sintax a Perpignan, Musiques à réaction a Parigi, Festival Futura a Crest), Denis Dufour ha dato l'avvio a numerose strutture, collettivi e formazioni strumentali che continuano a vivificare la vita musicale (Motus, Futura, Sintassi, TM +, Les Temps modernes...). Ha prodotto, organizzato o animato diverse centinaia di eventi, concerti, incontri professionali, seminari, corsi di formazione e corsi di perfezionamento in Francia e in tutto il mondo. A partire dai primi anni del 2000 ha partecipato in modo decisivo alla rinascita acusmatica del Giappone e al suo sviluppo, e contribuisce alla diffusione della scuola francese nel sud Italia, contribuendo alla creazione di acousmonium, alla formazione di compositori e di interpreti acusmatici e alla gestione di festival. A partire dalla fine degli anni '70 è stato insegnante (Conservatorio di Parigi, Conservatori regionali Lione, Perpignan e Parigi, Polo superiore di istruzione artistica Paris Boulogne-Billancourt) formando decine di compositori in attività; ed è stato ricercatore presso il GRM, dal 1977 al 2000, conferenziere e consulente. Le sue opere strumentali sono pubblicate da Maison Ona, quelle acusmatiche da Opus 53 e pubblicate su disco con Motus, EAP Records, Una Corda, Ina-GRM e Licences. https://www.denisdufour.fr/
[1] Jonathan Prager è interprete, compositore e autore del saggio 'L'Interpretation Acousmatique - fondements artistiques et techniques de l'interpretation des oeuvres acousmatiques en concert'https://electro-strasbourg.eu/blog/wp-content/uploads/2016/04/Interpretation-acousmatique_0.pdf
[2] The Easter Rising conosciuto come the Easter Rebellion, fu una insurrezione armata in Irlanda durante la Settimana di Pasqua, nell'Aprile del 1916. The Easter Rising mise in moto una serie inarrestabile di eventi che alla fine portarono alla creazione della Repubblica d'Irlanda.